IL FANTASMA DELLO STALLIERE
E STRANE SPARIZIONI NELLA ROCCA DI URGNANO
Luogo: Urgnano
Analogie: In tutta la Padania e nel continente Europeo
Narratore:
Mirko Trabucchi
Il Castello di Urgnano - Rosa Costantino 1834
La Rocca di
Urgnano fu eretta nel 1354 per volontà di Giovanni Visconti, regnante e
arcivescovo di Milano. Dopo numerose contese tra Veneziani e Milanesi la
rocca passò in mano al condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, che dopo
la sua morte andò ai conti Albani, sino ad arrivare all’attuale proprietà
comunale.
Come ogni
castello che si rispetti ad esso sono legate oscure leggende e storie di
fantasmi.
Un’antica
leggenda narra che nel ‘700, nella notte tra il 31 ottobre ed il 1 novembre,
lo stalliere del castello fu visto svanire a cavallo misteriosamente nel
nulla. Da allora non fu più ritrovato.
Vale la pena
di rammentare che la notte di Ognissanti è una notte speciale, magica e ben
nota ai nostri antenati. È la notte di Samonios, la “Nòcc di Lümere”, ossia
il capodanno Celtico nel quale il confine tra il mondo dei vivi e quello dei
morti è estremamente sottile e attraverso dei varchi spazio-temporali si può
entrare nel regno dei morti e non far più ritorno!
Da allora si
dice che ogni anno allo scoccare della mezzanotte del 31 ottobre, nelle sale
del castello lo stalliere ritorni alla rocca in cerca di un po’ di biada per
il suo cavallo, ed a riprova della sua presenza, si oda lo scalpitio degli
zoccoli sul pavimento nelle sale del castello.
Oltre a ciò,
la rocca possedeva una fama sinistra per via dell’atteggiamento ostile e
crudele dei suoi castellani, dato che il Consiglio dei Dieci di Venezia
affermava a tal proposito “…sorta di gente, tiranni di quelle terre, e
chiunque osi avvicinarsi per rimettere ordine, viene malmenato, cosicché non
si può appurare la verità della situazione”.
Una leggenda
popolare narra che le povere fanciulle dei dintorni, ammaliate da sontuosi
regali, spesso venivano invitate dai signorotti della rocca a presenziare
alle loro lunghe feste, balli e libagioni, per poi non far più ritorno a
casa…
Pare che le
fanciulle venissero fatte ubriacare per permettere a tali signorotti di
approfittarsene, dopodiché venivano gettate in un pozzo pieno di lame
taglienti!
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