IL PRATO DEL DIAVOLO DI
GAZZANIGA
Analogie: Tracce di ballerini
diabolici dai piedi caprini
si registrano in tutta la Padania ed Europa
Narratore: Tratta dal libro "Leggende Bergamasche" di Carlo Traini
Riporto qui una leggenda tratta dal libro del Traini degli anni 40
“Leggende Bergamasche” su convegni di balli diabolici, forse a ricordare
luoghi considerati lugubri luoghi dei Sabba o per meglio dirla alla Lombarda
"Barilotti".
Baghetti Giuseppe Pietro -
Il sabba delle streghe,
Torino, collezione privata
Si dice che a Gazzaniga, là dove ora c’è il cotonificio Bellora*, si
stendesse un grande prato con una casa colonica nella quale, i giorni di
festa, i giovani e le giovani si radunavano a ballare con grande scandalo
dei buoni Gazzaghinesi e disappunto del parroco.
Una notte, una giovane,
piroettando con un elegante damerino che non le lasciava respiro per la foga
con cui conduceva, abbassatasi per accomodarsi una scarpa che le s’era
slacciata, s’accorse con orrore che il suo ballerino aveva piedi e stinchi
di caprone. Diede un grido e tentò di svincolarsi dalle braccia del giovane,
ma questi sparì, sollevando una fumosa fiammata e facendo crollare tutto il
cascinale.
Da allora quel prato si
chiamò il «Prato del Diavolo». L’attento lettore avrà avvertito che questa
leggenda fa il paio con quella riferita più indietro, localizzata tra
Aviatico e Costa Serina.
*Pietro Bellora morì nel '59 lasciando
l'eredità al genero. Negli anni successivi molte cose cambiarono e l'azienda
arrivò al crollo dopo il '76, a seguito dell'incendio che colpì la parte
adibita alla filatura. Attualmente il cotonificio è diviso in piccole
aziende, non solo tessili e Pezzoli è proprietario dell'ex ala della
filatura.
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