IL PIANTO SUL MONTE ALBEN
Luogo: Valle Serina
Analogie: Autoctona
Narratore: Tratta dal libro "Leggende Bergamasche" di Carlo Traini
Veduta del Monte Alben 2019 m
In Valle Serina si narra d’un bambino che, durante certe
burrasche d’estate o d’autunno, nel sito denominato “Cavagna rotta”, sulle
solatìe pendici del monte Alben, faceva sentire lamentosi vagiti
accompagnati da un’altra voce dolcemente triste, che si diceva fosse quella
della sua mamma che cantava la ninna nanna per addormentarlo.
È evidente fin qui la trasposizione che la fantasia popolare ha fatto
della voce del vento in quella del bambino e di sua madre, ma il patetico di
questa fiaba acquista carattere tragico, anzi truce, quando vi narrano che
il fenomeno era provocato dal fatto che in una di quelle baite abitava un
carbonaio il quale, dapprima annoiato e poi irritato dal pianto del suo
bambino di pochi mesi, lo aveva strappato brutalmente dalle braccia di sua
madre e ficcato nella bocca del suo poiat (fornace da carbone) già
acceso.
Implorando, la donna, inveendo e piangendo disperatamente, aveva fatto lo
stesso anche di quella.
Carbonaio intento a preparare il Poiat
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