L'ORCO DI GANDINO
Luogo: Gandino
Analogie: Autoctona
Narratore: Tratta dal libro "Leggende Bergamasche" di Carlo Traini
L'Orco di Pollicino
Ancor più curioso è quello che si dice a Gandino ove le
prime donne – solo le prime – che si recavano alla prima Messa, innanzi
l’alba, lo vedevano ergersi al disopra della via con un piede di qua e uno
là della gronda dei tetti. E, strano a dirsi, egli filava! Filava con una
grande rocca il cui fuso discendeva fino a terra.
Una volta il fuso s’impigliò nei capelli d’una vispa
comare che fu trascinata fino all’altezza del viso dell’Orco. Non ne ebbe
paura; anzi, le mattine seguenti, era sempre la prima a passare di là per
raccogliere il gomitolo di filato che l’Orco, scomparendo, lasciava cadere.
A forza di gomitoli, essa era riuscita a metter insieme di che tessersi un
bel vestito.
Ma il giorno che lo poté indossare per la prima volta,
appena entrata in chiesa, godendo in cuor suo della gelosia delle
compaesane, fu colta da un forte scotimento in tutta la persona e si trovò
in sottana, perché il vestito era sparito in un soffio.
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