LA DAMA BIANCA DEL LAGO

Luogo: Monasterolo del Castello (Bergamo)
Analogie: Torre de' Busi, in tutta la Padania e nel continente Europeo
Narratore:
Mirko Trabucchi


Ofelia in una rappresentazione pittorica

Salendo lungo la verde ed incantevole Val Cavallina, in direzione del lago Sebino, si può raggiungere un altro lago più piccolo, che si sviluppa per circa quattordici chilometri, Il lago d’Endine che bagna i paesi di Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico e Spinone al Lago.

Proprio sulle sponde di uno di questi si erge un antico castello di probabile origine alto medievale, il cosiddetto Castello di Monasterolo che da il nome all'omonimo paese. La struttura sarebbe stata ricavata da un monastero benedettino, successivamente abbattuto dai Franchi, mentre secondo altri dagli imperiali germanici di Federico Barbarossa.

Lo scopo della fortificazione era quello di fungere da supporto difensivo e da dispaccio agli uomini in armi, divenendo successivamente rifugio della popolazione ed in seguito una residenza. I primi proprietari furono la famiglia Mozzo nel medioevo, alla quale successivamente subentrò la famiglia ghibellina dei Suardi, e successivamente quella dei Terzi.

Negli anni trenta del novecento il castello fu acquistato dalla contessa britannica Winifred Terni dè Gregori che ne commissionò il restauro che avvenne tra il 1937 e il 1945.

Proprio attorno al castello si narra una leggenda molto celebre da quelle parti, oggetto persino di una rievocazione teatrale che coinvolge la comunità e che avviene il 15 di agosto, la leggenda della Dama Bianca del Lago.

Tanti e tanti anni fa, si narra che esisteva un passaggio segreto e sotterraneo che collegava il Castello di Monasterolo con quello di Bianzano che si trova dall’altra parte del lago d’Endine. Non era un passaggio qualsiasi, come quello a cui siamo abituati a pensare, ossia un cunicolo buio ed umido pieno di pipistrelli, ma bensì era bellissimo, ricco di sale affrescate, in cui i nobili di un tempo tenevano le loro danze.

Fu proprio durante un gran ballo che una fanciulla di Monasterolo o di Bianzano, non ci è dato sapere… che conobbe un bel giovane valoroso. Ella se ne innamorò follemente e fu da subito contraccambiata dal giovane. Ma come accadde per Romeo e Giulietta quell’amore non era ben visto dalle rispettive famiglie, per cui i due giovani furono costretti ad incontrarsi in gran segreto eludendo, dopo mille sotterfugi, i divieti e le proibizioni, dato che gli era stato persino vietato di accedere al passaggio sotto il lago.

Venne così un dì che approfittando del calar delle prime ombre ella sera, la dama raggiunse la riva del lago dove un aiutante le aveva preparato una piccola barca con la quale avrebbe raggiunto il giovane innamorato in mezzo al lago.

La Fanciulla iniziò a remare con vigore, quando all’improvviso si levò un forte vento: le acque cominciarono a incresparsi e nel volgere di pochissimo si scatenò una tempesta di inaudita violenza. Della giovane non si seppe più nulla… Qualcuno però narra di averla vista, nelle notti d’estate, danzare con il suo innamorato sulle acque del lago, vestita con un lucente abito bianco.

Molti ancor oggi affermano di aver visto uno spettro luminoso, di cui se ne può scorgere la figura di dama vestita di bianco muoversi silenziosa a pelo d’acqua verso il centro del lago per poi scomparire senza lasciare traccia. Che sia il triste spirito della fanciulla in cerca del suo innamorato?

 

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