LA
DAMA BIANCA
Luogo: Torre de' Busi
Analogie: In tutta la Padania e nel continente Europeo
Narratore:
Mirko Trabucchi
Pascal Adolphe Jean Dagnan-Bouveret -
Ophelia
La leggenda della Dama Bianca è ampiamente diffusa in tutto l’arco Alpino
Padano e se ne fanno risalire le origini al mondo Germanico e agli antichi
culti di alcune divinità precristiane alpine femminili come la Berta, per
via di alcune peculiarità similari, come l’aurea di creatura fatata &
spettrale di cui è investita.
Molte sono le leggende e gli avvistamenti di essa anche nella nostra
provincia e quasi tutti ne tracciano un profilo comune: lo spettro
malinconico di una bellissima ragazza vestita con lunghe vesti d’altri tempi
color bianco perlato e luminescenti.
La Dama si manifesterebbe durante la notte all’improvviso camminando di buon
passo senza emettere alcun rumore, per poi scomparire nel nulla. A queste
apparizioni spettrali vi sarebbe collegato quasi sempre un triste evento,
una storia impossibile di un amore cortigiano culminato con la morte.
In Bergamasca ritroviamo questa leggenda in Val Cavallina a Monasterolo al
Castello, che vista la popolarità ne è diventata una rievocazione
scenografica che si tiene in estate sul lago.
Fotografia della Dama Bianca
A
Torre de’ Busi si narra da tempo immemore che tra le strade del paese si
aggirerebbe in talune notti la Dama Bianca, descritta come una bellissima
ragazza dai lunghi capelli biondi. Vederla è presagio di sventura e
tragedie. Inoltre la sua peculiarità sarebbe quella di infondere negli animi
un forte senso di terrore.
Molte persone ancor oggi affermano di averla vista...
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